Un archivio tra le acque
Rappresentazioni di barche e battelli
Sfogliando i fondi dell’Archivio Borromeo capita spesso di imbattersi in mappe, disegni, acquerelli, pergamene e atti relativi al tema delle imbarcazioni e degli spostamenti attraverso le vie d’acqua.
Il disegno n. 1 (in alto) rappresenta ad esempio una imbarcazione battente bandiera britannica, ed appartiene ad un gruppo di riproduzioni di barche e peote conservate tra le carte dell’archivio. Ignoto il disegnatore, su una riproduzione troviamo la scritta “Disegnata dal Fava”.
Fanno parte della stessa collezione altri magnifici disegni di barche realizzati ad acquerello (fig. 2).
Nell’archivio sono presenti presenti altre rappresentazioni anche più antiche di imbarcazioni. Per le nozze di Carlo IV Borromeo Arese, nipote di Vitaliano VI, con Giovanna Odescalchi, nipote di papa Innocenzo XI, celebrate nel 1677 venne organizzata una grande festa che durò più giorni e che prevedeva l’attraversamento del lago in barca, archi trionfali, spari dalla rocca. L’ingegnere Andrea Biffi, con i suggerimenti di Vitaliano, del gesuita Giovanni Battista Barella e di Carlo Maria Maggi, predispose i disegni per alcune imbarcazioni, che furono concepite come vere e proprie macchine teatrali sull’acqua, arricchite da statue e decorazioni effimere di carattere simbolico (fig. 3).
Da sempre le imbarcazioni sono state l’unico veicolo per raggiungere le isole e trasportare oggetti e persone. L’archivio è testimone anche dell’evoluzione di questo mezzo di trasporto nel corso dei secoli, come testimonia il disegno del 1836 “della prima macchina a vapore che ha solcato le acque del regno Lombardo Veneto. Uscita dalla rinomata officina di Soho presso Birmingham diretta dall’illustre Watt della forza di 14 a 16 cavalli delineata dall’attuale macchinista direttore della medesima Pietro Miani di Venezia” (fig. 4).
Tra le numerose visite illustri che caratterizzarono il Lago Maggiore a partire dal 1700 il volantino del 1828 ci ricorda le corse del battello Verbano per la venuta alle Isole Borromee del principe Carlo Felice di Savoia e della consorte Maria Cristina di Borbone (fig. 5).