31 Gennaio 2023
La cura del patrimonio culturale valorizza la cultura.
All’Isola Bella proseguono le attività nelle sale museali di Palazzo Borromeo nell’ambito degli interventi ciclici di tutela del patrimonio, in attesa della primavera e della riapertura delle destinazioni Terre Borromeo sul Lago Maggiore, prevista il 16 marzo.
Questi lavori, realizzati annualmente quando i siti culturali sono chiusi al pubblico, garantiscono che i tesori artistici e gli elementi architettonici siano preservati dagli effetti del trascorrere del tempo e continuino a essere esposti in tutto il loro splendore ad un pubblico proveniente da tutto il mondo. L’attenzione della famiglia Borromeo si manifesta con un costante monitoraggio dello stato di salute delle opere e con interventi programmati di pulizia e riparazione.
Attualmente nella Sala delle Medaglie, ad esempio, arredi preziosi e antichi sono sottoposti a una minuziosa pulitura: come il servizio da dessert in vetro opalino francese al centro della sala e le decorazioni in legno intagliato e dipinto in oro e azzurro alle pareti. Grazie agli interventi di pulitura della superficie e delle decorazioni, è possibile recuperare l’originaria luminosità della foglia dorata e del color turchino.
Nella Sala del Trono, la manutenzione è realizzata sul pavimento al cui centro è riprodotto a mosaico lo stemma di famiglia risalente al 1857-58. In questo ambiente, considerato un vero e proprio museo dell’arte barocca, si tenevano le udienze. Il monumentale seggio settecentesco in legno scolpito e dorato, sormontato da un baldacchino in seta ricamata, dà il nome alla sala. Una curiosità? Lo comprò Maria d’Adda Borromeo a Venezia sul mercato antiquario.
Scendendo nelle grotte, progettate al livello dell’acqua del lago come luogo di frescura e di diletto, ecco un altro importante intervento in fase di realizzazione. Siamo nella quinta delle sei stanze, la più ampia, che è sostenuta da quattro pilastri fasciati da mosaico e lastre di marmo nero. Le pareti e la copertura rivelano una ricchezza ornamentale straordinaria con divinità marine, tartarughe, conchiglie e incrostazioni policrome con specchiature di vari tipi di marmo, realizzati da una squadra di stuccatori nel 1690.
Le attività di cura di ambienti così fragili e delicati prevedono la rimozione di depositi superficiali incoerenti e macchie solubili mediante un accurato lavaggio delle superfici. Si procede inoltre alla riadesione dei ciottoli e ad un trattamento protettivo superficiale. Grazie a questo intervento le cromie tornano ad essere brillanti e viene garantita la conservazione dell’ambiente contro il logorio causato in parte dal passaggio dei numerosi turisti e in parte dalle condizioni climatiche del luogo.