27 Luglio 2020
Joe T Vannelli e il Teatro Massimo dell’Isola Bella

Il noto dj italiano ha scelto la location Terre Borromeo sul Lago Maggiore tra le mete più suggestive del nostro Paese nell’ambito del suo tour live al tramonto, trasmessi sui suoi canali social.
L’idea di organizzare questi eventi in diretta è nata durante il lockdown ed è proseguita da nord a sud grazie ai fan appassionati di house music che hanno potuto ammirare così anche alcune straordinarie bellezze d’Italia. Il risultato ogni volta è un’atmosfera davvero speciale.
Nello scenario di arte e botanica dell’Isola Bella, la musica si è diffusa davanti al Teatro Massimo, nato come fondale per le grandi feste che si tenevano in giardino e animato un tempo da grandiosi giochi d’acqua. Realizzato con graniti, tufo e depositi calcarei, il Teatro Massimo è composto da tre grandi esedre sovrapposte, arricchite da pilastri, nicchie, balaustre, obelischi, conchiglie giganti e statue.
Il DJ set ha incluso emozionanti riprese con drone che hanno ripreso il colossale Liocorno (simbolo araldico dei Borromeo) che viene cavalcato dall’Onore e le figure allegoriche dell’Arte, con in mano la lira in metallo, e della Natura, con il ramo fiorito. Queste statue sono opera dello scultore Carlo Simonetta, attivo nei giardini dell’Isola dal 1667 al 1677, e al quale spettano anche le altre sculture che popolano il Teatro. Al centro della nicchia in alto domina la grande figura allegorica del Lago Verbano circondato, nelle nicchie più in basso, dalle figure giacenti dei fiumi Ticino e Toce. Ai lati dei teatro, svettanti su alti piedestalli, spiccano le grandi statue che rappresentano i Quattro Elementi della natura. Si comincia da sinistra. L’Acqua è rappresentata dal dio del mare Nettuno che mostra il tridente. L’Aria è impersonata dalla giovane Etere, la divinità aerea per eccellenza, che reca in mano dei fiori il cui profumo si immagina portato dal vento. La Terra è invece personificata dalla anziana Gea, la madre terra che produce i fiori. E infine il fuoco è rappresentato dal dio Vulcano che ostenta il fulmine in mano e l’incudine dietro la schiena.