30 Gennaio 2023
La manutenzione del patrimonio fa splendere la cultura
Mentre si attende la primavera e la riapertura delle destinazioni Terre Borromeo sul Lago Maggiore, prevista il 16 marzo, all’Isola Bella proseguono le attività di manutenzione delle sale museali di Palazzo Borromeo.
Ogni anno, nei mesi di chiusura al pubblico, si avviano i lavori di conservazione del patrimonio artistico e storico qui custodito, per garantire che questi tesori della cultura italiana resistano al trascorrere del tempo e continuino a essere esposti in tutto il loro splendore ad un pubblico proveniente da tutto il mondo. L’attenzione della famiglia Borromeo si manifesta con un costante monitoraggio dello stato di salute delle opere e con interventi ciclici di pulizia e riparazione.
In particolare, le attività attualmente in corso si concentrano in due sale del Palazzo.
La Sala delle Medaglie, anticamente utilizzata come sala da pranzo in occasioni importanti, è arredata al centro da un grande tavolo su cui è disposto un servizio di vetro opalino francese. Questi arredi preziosi e antichi sono stati sottoposti a una minuziosa pulitura che ha interessato anche i dettagli sulle pareti: qui le decorazioni in legno intagliato e dipinto in oro e azzurro arricchiscono la sala insieme a lesene e decorazioni a stucco. Grazie agli interventi di pulitura della superficie e alla rimozione della polvere da queste decorazioni, è possibile recuperare l’originaria luminosità della foglia dorata e del color turchino.
Nella Sala del Trono, la manutenzione è realizzata sul pavimento in “marmi fini e ben scelti”, al cui centro è riprodotto a mosaico lo stemma di famiglia risalente al 1857-58. Considerata un vero e proprio museo dell’arte barocca, questa sala veniva utilizzata come luogo delle udienze e prende il nome dal monumentale seggio in legno scolpito e dorato, sormontato da un baldacchino in seta ricamata. Il trono ligneo settecentesco fu comprato a Venezia sul mercato antiquario da Maria d’Adda Borromeo.
Scendendo nelle grotte, progettate al livello dell’acqua del lago come luogo di frescura e di diletto, ecco un’altra opera di conservazione che sarà conclusa prima dell’inizio della bella stagione. Si tratta della quinta delle sei stanze, la più ampia di questo quarto estivo, sostenuta da quattro pilastri fasciati da mosaico e lastre di marmo nero. La cura di ambienti così fragili e delicati viene affidata ogni anno a un’impresa specializzata.
Nella quinta grotta le pareti e la copertura rivelano una ricchezza ornamentale straordinaria con divinità marine, tartarughe, conchiglie e incrostazioni policrome con specchiature di vari tipi di marmo, realizzati da una squadra di stuccatori nel 1690. Gli interventi prevedono la rimozione di depositi superficiali incoerenti e macchie solubili mediante accurato lavaggio delle superfici con spazzolini e spazzole di saggina, irrorazione con acqua nebulizzata, detergenti neutri e spugne. Si procede inoltre alla riadesione dei ciottoli in fase di stacco, di quelli staccati e recuperati e al trattamento protettivo superficiale mediante l’applicazione di prodotti selezionati. Grazie a questo intervento le cromie dei materiali lapidei tornano ad essere brillanti e viene garantita la conservazione dell’ambiente contro il logorio causato in parte dal passaggio dei numerosi turisti e in parte dalle condizioni fisiche del luogo.